Comportamento ed etologia del cavallo

Dott.ssa Paola Lovrovich (Etologa)

Il cavallo è un animmale sociale

All’interno delle popolazioni di cavalli raramente si osservano individui solitari, essi tendono ad organizzarsi in gruppi di cui esistono principalmente due forme: il branco natale ( o branco famigliare, o branco di origine)  e il branco di scapoli ( Keiper & Houpt, 1984 ).

Si definisce infatti una popolazione la totalità degli individui presenti in una determinata area, mentre gruppi o branchi sono le singole strutture sociali  che si vengono a formare all’interno della popolazione.

Comunemente si tende a considerare il branco dei cavalli come un harem, comprendente uno stallone dominante su tutti, le sue femmine, i puledri e i giovani.

Ma il modello rappresentativo dell’harem fallisce nel momento in cui andiamo a considerare il ruolo delle femmine e la reale collocazione sociale dello stallone.

In un branco, il cavallo guida o leader mostra la strada per le risorse, come acqua, terreno con sali e siti per rotolarsi. Ma la guida è anche quella che dirige le attività di mantenimento come mangiare, dormire o muoversi. Questo ruolo in genere è ricoperto da una femmina anziana con molta esperienza, in genere identificata come individuo alfa. ( McGreevy, 2004 pag 120).

Ma in realtà l’individuo che funge da leader può cambiare a seconda del contesto e del momento particolare. Se la femmina dirige le attività di mantenimento, lo stallone comanda su tutto il gruppo quando bisogna affrontare una minaccia (es. predatore o individuo estraneo).  Invece è importante notare come lo stallone non guidi mail il branco familiare alla ricerca delle risorse alimentari e di mantenimento.

Quindi in realtà  il gruppo segue il cavallo che nel contesto specifico è il più adatto a fare da leader ( Keiper & Receveur,1992 ).

Secondo la bibliografia classica la distribuzone degli individui all’interno del branco raramente si modificano, mediamente meno di un adulto all’anno cambia branco. Quindi possiamo ritenere “stabili” le strutture sociali che lo compongono. Tuttavia quando le risorse diventano insufficienti per il gruppo, questo può dividersi in nuovi nuclei famigliari. Come gli individui si distribuiscono nei nuovi gruppi è conseguenza dei legami sociali pre-esistenti ( McGreevy, 2004; pag 121).

Allo stato brado il legame tra gli individui del gruppo è fondamentale. I cavalli che possiedono un legame con un’altro individuo mantengono un continuo contatto visivo e odoroso (Fraser, 1992).  Il meccanismo centrale della coesione del branco è prprio l’instaurarsi di legami stabili di coppia ( detti anche rapporti di amicizia o di alleanza)  e dei legami madre-puledro (Goodwin, 1999). Invece i medesimi legami di coppia all’interno dei gruppi di scapoli in genere sono deboli e mutano man mano che i maschi invecchiano.  Come prova della grande importanza di questi rapporti, si è osservato che i legami possono resistere a prolungati periodi di separazione anche nelle popolazioni di animali allo stato brado: sei mesi nel caso delle femmine dei pony della New Forest e cinque anni nel caso di femmine in Islanda ( Mc Greevy, 2004; pag 129). Non mancano inoltre, testimonianze di propietari che raccontano di come i loro cavalli riconoscano dopo anni e anni di completa separazione i compagni di paddock.

Numerosi studi della ricerca moderna indicano come nei cavalli la complessità sociale sia notevolmente sviluppata. Ad esempio, le dinamiche di fissione-fusione tra gruppi di cavalli  selvatici sono più frequenti di quanto ipotizzato in passato. La complessità nella gamma di comportamenti presentati in situazioni di conflitto sono molto più articolati di quelli presentati da altre specie simili.  Ad esempio esistono individui moderatori  che intervengono quando i cavalli del loro gruppo sono impegnati in scontri e aggressioni, cercando di riconciliare gli avversari, di placare e consolare i compagni del gruppo. Abbiamo già visto come i cavalli sono in grado di operare riconoscimento sociale ed individuale. Proteggono reciprocamente la prole.  E’ stato dimostrato che i cavalli giovani imparano dai compagni più anziani del gruppo come  affrontare situazioni complesse. ( Krueger K., 2011) Tutti indici della presenza di un organizzazione sociali definita e organizzata.

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