Dott.ssa Paola Lovrovich (Etologa)
La definizione dello stato sociale di ogni individuo all’interno del gruppo permette di conservare la stabilità del gruppo stesso. L’esistenza di una gerarchia permette di evitare tutti quei danni che deriverebbero dalle minacce continue, calci e morsi, che gli individui dovrebbero affrontare ad ogni occasione di incontro. La posizione di ogni cavallo è il risultato di un misto di comportamenti di aggressione e pacificazione. I comportamenti di aggressione possono essere morsi, calci, circondare e spostare gli altri cavalli. In genere i più comuni sono i morsi e i calci. Il rango non è deciso solo dalle azioni compiute dall’individuo ma anche dagli atteggiamenti aggressivi sopportati e subiti. L’atteggiamento di sottomissione comprende l’abbassamento della testa e il distogliere lo sguardo dall’aggressore.
Houpt et al.(1978) hanno dimostrato che l’ordine di rango è unidirezionale e quindi permette che non sia lineare attraverso il gruppo. Se A domina B che domina C, C potrebbe anche dominare su A. Questo fenomeno facilita la formazione delle cosiddette alleanze a triangolo, molto comuni tra i cavalli. La gerarchia in genere sembra essere molto lineare ai vertici e alla base, ma è composta di molti triangoli sociali al centro.
Un individuo può aumentare il proprio grado sociale costruendo un’alleanza con un individuo di alto rango, formando quello che viene definito un “legame”. Questo accade naturalmente per tutti i puledri che godono dei vantaggi del rango della madre. L’influenza che può avere la posizione della madre sul puledro, spiegherebbe anche perché i puledri possiedano un rango più elevato rispetto ai fratelli che hanno più di due anni ( Weeks et al., 2000).
Se non si sviluppasse e mantenesse la gerarchia, ogni individuo dovrebbe affermare il proprio rango ad ogni nuova risorsa incontrata, con un notevole incremento delle aggressioni tra gli individui. Che la vita sociale riduca i comportamenti di minaccia violenti è comprovato da uno studio in cui per nove mesi sono stati allevati due gruppi di puledri in condizioni diverse. Un gruppo in cui i puledri socializzavano tra loro, l’altro in cui erano tenuti isolati. I puledri allevati in gruppo tendono a fare un uso maggiore di interazioni agonistiche blande (spostamento, comportamenti di sottomissione), invece quelli allevati da soli mostrano comportamenti più aggressivi (attaccare con i denti) ( Christensen et al.,2002 a).
Senza una gerarchia definita, i danni e lo stress associati al flusso sociale, possono avere notevoli costi a danno della riproduzione. Dove la struttura sociale è disturbata da eventi esterni il tasso di concepimenti decresce e cresce il tasso degli aborti e della mortalità dei puledri ( Cameron et al., 1999a). La struttura sociale è importante per l’organizzazione di tutte le attività di mantenimento ma in particolare per affrontare la minaccia di un predatore. Questa, basata sui legami stabili, permette una risposta organica a tali minacce, sia che il leader imponga un comportamento di difesa che di fuga.
Stabilire con esattezza il rango di un individuo è molto complesso. In alcuni studi sembra avere una relazione diretta con l’altezza e il peso degli individui, in altri invece queste caratteristiche non sembrano avere alcuna influenza . Ci sono più riscontri sulla relazione tra il rango e l’età dei cavalli, ma anche per questa tesi non sono rare le eccezioni. Probabilmente l’età influisce sul rango perché gli individui più anziani possiedono maggiore esperienza sia nei rapporti sociali che nella ricerca delle risorse ( Keiper & Receveur, 1992 ). I cavalli al vertice della gerarchia invecchiando perdono capacità fisiche e comportamentali, ma mantengono un alto grado all’interno del gruppo in virtù della posizione acquisita negli anni passati. ( Mc Greevy, 2004).
Il genere non sembra influire sul rango sociale, infatti il dimorfismo sessuale non è accentuato. Maschi e femmine non differiscono molto nelle dimensioni del corpo ma neanche nei denti e nei posteriori, principali strumenti durante le aggressioni.
Il rango dello stallone è molto più complesso rispetto a quello degli altri individui perché dipende molto dal contesto della situazione. Lo stallone ha poco a che vedere con le dinamiche interne al gruppo poiché, per compiere i propri doveri, è sempre impegnato ad orbitare attorno al gruppo. In genere non partecipa alle dispute interne se non durante la stagione riproduttiva.
La maggior parte delle minacce (80%) sono dirette verso individui con un rango minore, raramente si vede un subordinato aggredire un leader ( Araba & Crowell-Davis, 1994). Anzi in genere il subordinato tende a evitare la situazione di scontro con gli individui più in alto sulla scala sociale. Alcuni autori considerano l’evitamento da parte dei subordinati come comportamento fondamentale per mantenere l’ordine all’interno di un branco. In alcune opere che riportano questo punto di vista, viene verificato che l’ordine di evitamento è un miglior strumento di misura del sistema sociale di quanto lo sia “l’ordine di aggressione” ( Fraser, 1992 ).
4.5 L’effetto del rango sul comportamento
Un alto rango permette di accedere, prima di altri, alle risorse. In ogni disputa il rango, unito alla motivazione dell’individuo ad accedere ad una risorsa, contribuisce a deciderne l’esito. Il rango da solo non determina la conclusione di uno scontro, perché un individuo per quanto subordinato potrebbe essere maggiormente motivato a conquistare una risorsa di cui ha bisogno. Il rango è correlato al valore di una risorsa e al vantaggio di avere accesso ad essa prima degli altri.
Il rango determina l’ordine in cui gli scapoli defecano in un preciso luogo. L’ultimo è l’individuo leader affinché il suo odore sia quello che viene percepito maggiormente. Il medesimo ordine viene tenuto quando incontrano un sito di rotolamento, lo stallone dominante è l’ultimo a rotolarsi così che ,anche in questo caso, è il suo odore a prevalere.
Il rango può influenzare le dinamiche sociali all’interno di un gruppo, come la scelta del cavallo a cui rimanere vicino e del partner per il mutual grooming.
Anche se le relazioni tra età e rango non sono chiare, le differenze nell’età dei membri di un gruppo influenzano le reti sociali. Sono molto comuni i legami stabili tra individui con poca differenza di età che mostrano alte frequenze di grooming. Questi sono più propensi a rimanere vicini tra loro di quanto lo siano con gli altri cavalli, a discapito dei ranghi e delle parentele.
Ci sono molti modi in cui il rango sociale influisce sui comportamenti riproduttivi. Uno stallone di un gruppo famigliare sceglie sempre di accoppiarsi con una femmina di alto livello piuttosto che con una giovane inesperta. Stalloni al di fuori dei gruppi famigliari e maschi giovani di basso rango raramente, se non con accoppiamenti rubati, riescono a coprire femmine di alto rango. Lo stallone difende preferibilmente, investendo di più, le femmine di alto rango rendendo molto improbabile la riuscita di un accoppiamento rubato ad un giovane. Come già detto uno stallone subordinato invece investe poco nella protezione dell’harem e quindi si deve accontentare delle femmine di basso rango, ottenendo una fitness minore. Per le femmine, un rango elevato significa che saranno meno tormentate da questi maschi giovani in cerca di accoppiamenti rubati. Ma la condizione sociale fornisce a queste cavalle anche la possibilità di limitare l’attività dello stallone. Infatti se una dominante osserva lo stallone corteggiare una giovane di basso rango può impegnarsi in un’azione di disturbo. Mentre distrae il maschio, caccia l’intrusa. I benefici di un’alta posizione sociale ha chiari effetti sulla fitness di un individuo. Il rango ha effetti anche sulla crescita dei puledri. Quelli nati da fattrici di alto livello crescono meglio e più velocemente ( Weeks et al., 2000 ).