La leccornia da cavallo premia? direi di no!

C’è chi premia il proprio cavallo fornendo un biscotto, o una carotina, o uno zuccherino stando in sella e allungando la mano, il cavallo si flette e si serve della leccornia.

Alcuni cavalieri fanno questo credendo di premiare un’azione corretta del cavallo (un passaggio difficile, un esercizio ecc ecc).

Secondo i ricercatori moderni, il premio o più correttamente il rinforzo positivo è importante che venga somministrato al cavallo in un arco temporale molto breve (indicativamente 5 secondi) e immediatamente sucessivo al comportamento da premiare (evitando associazioni con altri stimoli e azioni).

Quindi pensiamo alla sequenza d’esempio: 1.bariere al trotto, 2.mi fermo (o continuo passeggiando), 3.tiro fuori dalla tasca il biscotto, 4.allungo la mano, 5.il cavallo mi vede sporgermi, 6.si flette, 7.prende il biscotto.  Ci sono 6 passaggi e stimoli differenti che intercorrono tra azione corretta e premio!

Quello che si và premiando, che poi è quello che il cavallo “impara a fare” è solamente flettersi verso la mano che si allunga.

Paola

NB: i concetti di rinforzo positivo, stimolo, associazione ed apprendimento verranno presto trattati in capitoli dedicati del sito www.etologiadelcavallo.it

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6 Responses to La leccornia da cavallo premia? direi di no!

  1. morgan says:

    Il rinforzo positivo e’ una bellissima cosa ………… quando funziona !!!
    Non ci sarebbe satto motivo per il cavallo in questione di passre sopra alle berriere al trotto se non grazie ad un rinforzo negativo .
    Il rinforzo positivo e’ molto piu’ utile e fattibile da terra , situazione quindi che viene prima del montare e nella quale si possono fondare le basi del rapporto uomo-cavallo .
    Personalmente credo che un compromesso tra rinforzi positivi e negativi sia la soluzione ideale .
    Piu’ nello specifico credo che non tutti i cavalli siano uguali , percui con alcuni funziona piu’ l’uno e con altri piu’ l’altro .
    D’altronde anche il domare un cavallo e’ un compromesso .

    Morgan .

    Morgan .

  2. Maurizio says:

    Secondo il mio punto di vista direi che il rinforzo “positivo”, purchè gestito nelle corrette modalità, di per se funziona sempre: gran parte del pattern comportamentale del cavallo ha come finalità un beneficio.

  3. paola says:

    Sono concorde con Morgan…….”un compromesso tra rinforzi positivi e negativi sia la soluzione ideale”

    Sono concorde con Maurizio…….Assolutamente, il rinforzo positivo funziona sempre,
    purchè gestito nelle corrette modalità.

    Anche il rinforzo negativo deve essere assolutamente gestito correttamente.
    Ricordo che per il cavallo:
    il solievo dalla scomodità di una redine che tira
    è un rinforzo negativo.

    Grazie

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  6. paola says:

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